La concordanza dei tempi definisce il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e il tempo del verbo della frase subordinata (o dipendente): questo rapporto può essere di contemporaneità (azioni simultanee), di anteriorità (l’azione della subordinata è precedente a quella della principale), di posteriorità (l’azione della subordinata è successiva a quella della principale).
Il discorso sulla concordanza in italiano è ampio e presenta molte possibilità, in questo post vedremo solo alcuni esempi di questo argomento.
Concordanza dell’indicativo
Verbo della principale al presente:
1) So che lui non sta bene (contemporaneità)
2) So che lui partirà domani (posteriorità)
3) So che lui è partito ieri (anteriorità)
Verbo della principale al passato:
1) Sapevo che non stava bene (contemporaneità)
2) Sapevo che sarebbe partito il giorno dopo (posteriorità)
3) Sapevo che era partito il giorno prima (anteriorità)
Concordanza del congiuntivo
Verbo della principale al presente:
1) Penso che lui faccia il medico (contemporaneità)
2) Penso che lui parta/partirà domani (posteriorità)
3) Penso che lui sia partito ieri (anteriorità)
Verbo della principale al passato:
1) Pensavo che lui facesse il medico (contemporaneità)
2) Pensavo che lui sarebbe partito (posteriorità)
3) Pensavo che lui fosse partito il giorno prima (anteriorità)